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Presso la chiesa di Santo Stefano, situata nella celebre piazzetta di Capri e definita “il salotto del mondo”, per chi è alla ricerca di pace e di  sacra bellezza, da non perdere l’omaggio alla Madonna dell’attrice Paola Lorenzoni che declamerà il Magnificat, poemetto lirico della poetessa Alda Merini con il commento musicale originale del M° Nicola Buffa alla chitarra.

Il Condominio femminile di Franca Valeri raccontato da Paola Lorenzoni

Tutto pronto per lo spettacolo di questa sera al Teatro Garbatella di Piazza Giovanni da Triora, 15. A salire sul palco alle ore 21,00 saranno l’attrice paola Lorenzoni e il chitarrista Nicola Buffa per dare vita a uno spettacolo esilarante che unisce Teatro e Musica in un corpo unic,o mosso da pulsioni armoniche e dalla forza della tradizione che sa fondersi al moderno e comune senso dell’Interpretazione. Paola Lorenzoni fa di tutto questo una mission che può muovere i fili di un mestiere che diventa tessuto sociale, terapia di guarigione e nobile intrattenimento, non di quello epidermico del basso volgo, ne di quello imborghesito da da pesanti sovrastrutture. La misura giusta per essere specchio di vita, esistenzialismo setacciato e analizzato per il puro bisogno di comprensione, gustato assieme al sale dell’ironia. Paola Lorenzoni indossa la maschera di Lina Battiferri trascinandosi dietro una tradizione teatrale affrancata da storia, quella che dal primo dopoguerra ripartiva dalle gesta di grandi attori narratori della rinascita e grandi intellettuali che sapevano foraggiare i copioni di nobili idee. Tutto questo rivive nell’interpretazione che Paola Lorenzoni da alcuni anni continua a imprimere agli sketch della Valeri, già entrata nel suo centenario. Storicizzante omaggio e punto di ripartenza di un Teatro che ha bisogno di nuova linfa vitale, di alcune idee e soprattutto di forti prese di coscienza. Ne parliamo con la protagonista dello spettacolo che la critica sta imparando ad apprezzare anche come attrice di Cinema, grazie al cortometraggio “Lascolto ritrovato”, racconto intimista e travaso di contrapposti registri attoriali.

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