Nicola Buffa

Nicola Buffa

Biografia:

In occasione del mio quattordicesimo compleanno ho avuto il primo approccio con la chitarra e da quel giorno non me ne sono più separato. 

Dopo un periodo da autodidatta trascorso a cercare di riprodurre le meravigliose melodie dei Creedence Clearwater Revival, mi hanno regalato la prima chitarra elettrica, una “Hofner” rossa fiammante con il battipenna nero.

Lo strumento nuovo mi ha proiettato verso l’ascolto di una musica molto più complessa facendomi abbandonare gradualmente la dimensione della canzone, anche perchè ho avuto la fortuna di vivere l’epopea del grande rock degli anni ’70. 

Questo mi ha fatto appassionare ad un nuovo modo di concepire la musica basato su brani più lunghi ed articolati ma che soprattutto contenevano quei mitici assoli che ancora oggi vengono studiati da tutti i chitarristi del mondo.

I miei riferimenti sono diventati in breve Jeff Beck, Eric Clapton, Jimi Hendrix, Dave Gilmour, Steve Hackett, Jimmy Page, Robert Fripp, Ritchie Blackmore ed il mitico Frank Zappa.

Vedendo i risultati piuttosto incoraggianti ma al tempo stesso la difficoltà di andare oltre un certo limite, ho deciso di mettermi a studiare e nella maniera più canonica, iniziando dalla chitarra classica presso il “Centro Didattico Musicale Italiano” del M° Modesto Ricchi sotto la guida del M° Enzo Cioccolini.

L’esigenza di avere una preparazione teorica più adeguata mi ha indotto poi ad intraprendere lo studio del solfeggio, conseguendo il diploma presso il conservatorio “L. Refice” di Frosinone.

Ho sempre considerato gli studi canonici come un mezzo e non come un fine, non ho mai avuto nell’animo l’idea di diventare un concertista classico ma di utilizzare piuttosto la preparazione e la fantasia per crearela musica.

Questo desiderio unitamente alla grande passione per il jazz ereditata da mio padre, mi ha spinto nella maniera più naturale verso l’arte dell’improvvisazione, la ricerca sonora e la “composizione”.

I miei massimi punti di riferimento sono diventati Django Reinhardt, Joe Pass e Wes Montgomery e più recentemente Allan Holdsworth, Ralph Towner, Bill Frisell e David Torn, ossia quei chitarristi che in alcuni casi arrivano alla sperimentazione più pura.

Tutti gli studi fatti nel corso degli anni li ho trasferiti nelle mie creazioni musicali che mi hanno permesso di realizzare i cd “Immagini di Roma” e “Sangue Latino”come solista accompagnato da Pino Sallusti al contrabbasso e Fabrizio Bigioni alla batteria ed alle percussioni, “Sole Magnetico” con la cantante Carolina Gentile e ”Il Gioco dell’Oca” con il gruppo Quintetto Imperfetto che mi ha visto impegnato anche come autore dei testi.

Come turnista ho collaborato alla realizzazione del cd “L’Ovo de Pongo” con il gruppo di musica popolare Terramaris e del cd “E che ce vò…” con il gruppo di musica romanesca Polychromie.    .  

Analoghe concezioni rappresentano il motivo portante dell’amorevole e proficua attività didattica rappresentata dai quattro volumi del mio personale metodo “Il Buffa” attinente alla teoria e tecnica dell’improvvisazione tonale e modale.

La grande passione per la scrittura mi ha permesso più recentemente di realizzare il libro “Gli Occhi del Cuore”, il racconto della mia esperienza di nove anni a contatto con un cieco che mi ha insegnato a vedere, edito da Caosfera.

La mia sensibilità unitamente all’attenzione per tutto ciò che che accade nella nostra società mi ha indotto nel corso degli anni ad utilizzare anche la parola, uno strumento irrinunciabile dal momento in cui ho deciso di scrivere canzoni dallo spiccato senso sociale e politico.

Attualmente suono con il Nicola Buffa Mediterranean Jazz Quartet. musica di mia composizione oltre ad alcuni riarrangiamenti di brani del repertorio internazionale.

Con la stessa formazione stiamo rappresentando in collaborazione con l’attrice Paola Lorenzoni alcuni spettacoli di Teatromusica e performances di musica e poesia.